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#Venezia81 – Un cinquanta sfumature di grigio al femminile, #Babygirl di Halina Reijn

di il 31/08/2024
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AFORISMA
 

Si salva praticamente solo la performance di Antonio Banderas e questo dice tutto

 

C’era una volta il Regno del Buon Gusto®, quello in cui le case di produzione avevano la decenza di far uscire trashate del genere direttamente in videocassetta, senza passare per il grande schermo. Erano film che vedevi apparire al massimo dopo qualche anno nelle stanche programmazioni televisive estive o dopo mezzanotte su RAI3 o RETE4. Oggi invece, per concorrere a diventare il miglior film dell’anno sembra sia bastato promuovere la perversione pruriginosa per il corpo consumato della sfiorita attrice protagonista, deformata dalla chirurgia estetica. La duplice perversione si manifesta sia all’interno della fiction, veicolata dal toyboy co-protagonista, che nella realtà del pubblico in sala.  Al di fuori di questo, di Babygirl rimane poco. Sembra un progetto pigro e malamente abbozzato. La scrittura amatoriale, la trama forzata, i buchi e l’idea di base praticamente clonati da Instinct, il risibile debutto alla regia di Halina Reijn, lo rendono quantomeno superfluo.

Quando il teen horror, al confronto, spicca come un capolavoro

Le quasi due ore di visione sono riempite ad intervalli regolari dalla dicotomia donna in carriera col tailleur + schiava del sesso ovvero grattacieli a specchio + edulcorate performance sadomaso. Il tutto si ripete banalmente a ritmo regolare, lasciando infranta la speranza che prima o poi in questa storia poco promettente possa davvero succedere qualcosa.

Se, dei tre film all’attivo della regista, il più riuscito è Bodies Bodies Bodies, un teen-horror usa e getta in streaming in questo periodo su Netflix, leggero e superfluo come tutti i film da guardare mentre si stira nel primo pomeriggio, significa che si può archiviare il nome di Halina Reijn per sempre.

Un uomo irresistibile, anche se non si è mai capito il perchè

Mi spiace per Nicole Kidman che, gettata davanti alla cinepresa come un feticcio, trattata non poi così diversamente dai fenomeni da baraccone nell’ottocento, si troverà in futuro a ricordare di aver recitato in un mix tra il famigerato Cinquanta sfumature di grigio e l’universalmente deriso The Canyons di Paul Schrader. Non che l’attrice abbia una filmografia impeccabile eh, ma qui l’imbarazzo è davvero alto, al limite della farsa, del grottesco e della comicità involontaria. Una volta raggiunta l’età per essere nonni, si dovrebbero evitare almeno le umiliazioni pubbliche. E’ per questo che si fa di tutto pur di non innamorarsi dopo i cinquant’anni.

In sintesi, se proprio si vuole essere gentili, Babygirl potrebbe diventare la commedia demenziale dell’anno, evidentemente ce ne dev’essere per forza una ad ogni edizione.

Babygirl (2024)
Babygirl poster Rating: 5.9/10 (824 votes)
Director: Halina Reijn
Writer: Halina Reijn
Stars: Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas
Runtime: 114 min
Rated: R
Genre: Crime, Mystery, Thriller
Released: 25 Dec 2024
Plot: A high-powered CEO puts her career and family on the line when she begins a torrid affair with her much-younger intern.
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