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Battlestar Galactica (2004–2009) – the frakking serie

di il 07/12/2014
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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

My only concern about you is that you're so hellbent on doing the right thing that you sometimes don't do the smart thing.

 

Frak me! Che serie televisiva imperdibile. Probabilmente la migliore serie di fantascienza mai prodotta (inclusa la Star Trek in calzamaglia), Battlestar Galactica non è esente da difetti pesanti come ad esempio un’insopportabile venatura new-age. Tuttavia, guardarne gli episodi e criticarne le deviazioni mistico/religiose sarebbe come recensire Gerontophilia e metterlo nella sezione film gay: frak me! è troppo riduttivo.

L’umanità rischia l’estinzione perché dei robot antropomorfi si infiltrano nelle difese informatiche progettate da Gaius Baltar e devastano le colonie terrestri. I sopravvissuti si trovano nel bel mezzo di un esodo spaziale alla ricerca di una nuova casa: la Terra. Le dinamiche che si instaurano in questa comunità oppressa dai problemi intrinseci di un esodo mimano quelle narrate nell’epopea del popolo di Israele in fuga dall’Egitto. All’osservatore poco attento può sembrare irrealistico che i sopravvissuti, nei momenti di disperazione, volgano il loro sguardo verso lo stesso Baltar che concausò l’apocalisse (diventerà prima presidente dei sopravvissuti vincendo le elezioni e poi leader religioso), oppure verso l’ex terrorista Tom Zarek che si riempie la bocca di democrazia mentre organizza un colpo di stato. Invece è tutto plausibile: quando ci sono dei grandi problemi, i menestrelli che cantano le soluzioni facili sono i più ascoltati. No, non sono passato a parlare dei club “usciamo dall’Euro”, sono ancora sul pezzo: the frakking serie! Nelle stanze del potere si vive in una realistica tensione tra la volontà di fare la cosa giusta e l’esigenza di fare quella intelligente. In modo inaspettatamente spietato per una serie televisiva, la propensione alla scelta giusta si trasformerà spesso in perdite di vite e in un rischio per la sopravvivenza della fragile comunità umana. Questa dimensione è assente in altre saghe fantascientifiche: si pensi a Star Trek dove l’intemperanza di Kirk e la sua volontà di fare la cosa giusta –a dispetto degli ordini provenienti dalla real politik– ha sempre un lieto fine.
Infine, è assolutamente apprezzabile il taglio netto che gli autori hanno avuto il coraggio di fare con la serie originale dando nuova linfa ad una storia degna di nota. Volendo riassumere si è passati dai “mormoni nello spazio” degli anni ’78-79 a “New York nello spazio” del 2004-2009, ma comunque mantenendo una certa plausibilità. Rimangono pochi cameo dalla vecchia storia: alcuni attori che interpretano ruoli diversi (il terrorista Tom Zarek era l’eroe Apollo nella vecchia serie) e l’immancabile FRAK che fu inventato nella serie originale come censura dell’odierno onnipresente FUCK.

Chi vi scrive preferisce certamente frak!

Battlestar Galactica (2004–2009)
Battlestar Galactica poster Rating: 8.7/10 (179,376 votes)
Director: N/A
Writer: Glen A. Larson, Ronald D. Moore
Stars: Edward James Olmos, Mary McDonnell, Jamie Bamber
Runtime: 44 min
Rated: TV-14
Genre: Action, Adventure, Drama
Released: 14 Jan 2005
Plot: When an old enemy, the Cylons, resurface and obliterate the 12 colonies, the crew of the aged Galactica protect a small civilian fleet - the last of humanity - as they journey toward the fabled 13th colony, Earth.
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