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Star Wars: Il risveglio dell’oscurantismo medievale?

di il 20/12/2015
 

01 dicembre 2015

Se con La vendetta dei Sith Lucas aveva chiuso definitivamente la querelle rispetto all’inquadramento storico-politico della serie, collocandola saldamente nel contesto delle opere di impegno civile antifascista, il nuovo capitolo targato Disney, Stars Wars – Il risveglio della Forza, rischia di far ripiombare la saga nel brodo primordiale dell’oscurantismo.
Approfondiamo questo aspetto, che costituisce senza alcun dubbio il maggiore timore di tutti i fans della serie, con Sauro Frutti, presidente onorario dello Zaist Economics Institute (ZEInst), importante ente di ricerca economico-sociale del nostro paese, reduce dai prestigiosi riconoscimenti che la comunità internazionale ha conferito alla sua MW (Midfield’s Welfare) Theory (zaisteconomicsinstitute.blogspot.it).

[Redazione]: “Presidente, i timori dei fans sono fondati?”

[Sauro Frutti – ZEInst]: “I timori sono senz’altro fondati, Disney pare da sempre disinteressata a temi di impegno civile. Oltretutto, il suo fondatore Walt Disney ha sempre professato orientamenti del tutto diversi da quelli che la serie ha (aveva?) maturato. Orientamenti che si potrebbero scoprire ben più deboli di quanto il terzo capitolo della saga (La vendetta dei Sith ndr) non aveva affermato.”

 

[Redazione]: “Perché ritenete che l’identità storico-politica della serie non sia così solida?”

[ZEInst]: “Sul tema è bene essere realisti. Se è vero che, con La vendetta dei Sith, l’autore ha affermato per la serie un’identità di chiaro impegno anti-fascista, lo è altrettanto che i primi episodi hanno spesso alimentato dubbi e incertezze, anche per le ingenuità dell’autore stesso. Cavalieri, oscurantismo medioevale e paccottiglia di spade laser annessa e connessa: elementi che, da sempre, monetaristi e destre di varia risma hanno cavalcato per ascriversi la serie, nel nome dei campi Hobbit e altre amenità del genere. Del resto, lo stesso refrain della serie, May the Force be with you, è stato spesso strumentalizzato a tal fine.”

 

[Redazione]: “Pare incredibile che anche il refrain della serie, May the Force be with you, possa essere stato strumentalizzato…..”

[ZEInst]: “E’ tipico delle culture totalitarie quello di strumentalizzare l’estetica e il linguaggio. E così, come il fascismo si appropriò di quelli degli arditi del popolo, ecco che anche il paradigma della forza può divenire motto di modelli culturali completamente lontani dal messaggio, da un lato di quelli basati su individualismo violento, dall’altro di quelli ispirati a castronerie new-age e modernismo oscurantista. Sarà il terzo, sin qui ultimo, episodio della sega a spazzare via gli ultimi dubbi sulla frase May the Force be with you offrendone, senza più incertezza, la corretta contestualizzazione.

 

[Redazione]: “Per la verità, taluni critici non hanno mai riconosciuto il carattere risolutivo del terzo capitolo – La vendetta dei Sith – rispetto all’identità della serie…”

[ZEInst]: “Questa invece è una colossale sciocchezza. Con il terzo capitolo, Lucas ha collocato saldamente la serie nel contesto delle opere di impegno civile antifascista. Del resto appare chiaro come, per l’autore, la sceneggiatura di questo capitolo aveva proprio questo obiettivo, con riferimenti fin troppo espliciti. Frasi come “E’ così che muore la democrazia, sotto scroscianti applausi (Padmé Amidala)”, chiaramente tratta da discorsi del noto antifascista italiano Matteotti, oppure come “I Jedi combattono per la libertà e la democrazia” si commentano da sole e chiariscono in modo definitivo da che parte sta l’autore.

 

[Redazione]: “Non se la prenda, eppure da lei, per la statura dell’Istituto che rappresenta, ci saremmo aspettati un inquadramento storico-politico più organicano, piuttosto che qualche frase sintomatica….”

[ZEInst]: “Ma sì, certo, non volevamo annoiare i vostri lettori; le analogie Fascismo-Impero Galattico da un lato e Partigiani-Alleanza Ribelle dall’altro sono molto solide e sono state organicamente documentate in parecchie opere di ricerca facilmente accessibili, anche in rete (come p.e. in www.guerrestellari.net – ndr):

  • il regime essenzialmente frutto dell’iniziativa di un uomo forte, Benito Mussolini da un lato, il Cancelliere Palpatine dall’altro, affermatesi entrambi all’interno delle istituzioni democratiche;
  • il regime dell’Impero Galattico che si presenta inizialmente, nella crisi di una democrazia debole, come l’unica soluzione al caos insostenibile prodotto dalla Guerra dei Cloni e dal bando degli Jedi, così come il regime fascista si presentò come risposta al disordine degli scioperi e al rischio di un contagio bolscevico;
  • i partigiani e i membri dell’alleanza ribelle, entrambi impegnati a combattere, in inferiorità di mezzi, contro il nemico, un dittatore nero in entrambi i casi;

e molti altri se ne potrebbero citare…

 

[Redazione]: “Avete intenzione di avviare attività di visione e inquadramento storico-politico per l’episodio in uscita questo mese?”

[ZEInst]: “No, l’Istituto è al momento impegnato a pieno regime in altri progetti di ricerca e non disponiamo di ulteriori mezzi da mettere in campo per queste attività che non riteniamo peraltro necessarie visto quanto già definito dall’autore rispetto al carattere di impegno civile anti-fascista della sua serie. Invitiamo però i vostri lettori a vigilare affinché eventuali incertezze contenute in questo ultimo capitolo in uscita, purtroppo non impossibili, non vengano strumentalizzate per inquinare il carattere dell’intera serie facendola ripiombare nel brodo primordiale dell’oscurantismo medioevale.

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