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#Venezia73 #cinemamediocre #agghiacciante #inaffrontabile #cinemademmerda #cinemagnürent – L’Estate Addosso di Gabriele Muccino

di il 01/09/2016
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Ripercorriamo la folgorante (che in questo caso sta a imbarazzante) carriera di uno dei registi Italiani che, senza farsi un briciolo di scrupolo, ha catapultato il bel paese nell’olimpo dei film di merda: Gabriele Muccino. La sua ultima fatica (per così chiamarla) s’intitola “L’ESTATE ADDOSSO”, titolo banalotto? Per niente! è quasi una trovata/capolavoro a valutare da cosa è stato capace di sfornare a questo giro il nostro vecchio caro Gabrielone.

Metti un romano diplomando che non ha le idee chiare sulla vita (con voce fuori campo che impietosamente parla della morte: “l’idea di morire mi spaventa” “quando morirò cosa accadrà al mio cadavere”?), il diciottenne con l’ormone impazzito che si fa domande trascendentali. Poi aggiungi che si avvicina l’estate e quindi arriva inevitabilmente quella vacanza “di transizione”, quella vacanza COSSSIBBELLLLA CHE NON SCORDERAI MAI!.. un pizzico di Stati Uniti (perché, sarebbe stato lo stesso nel Gargano? Ovviamente no!), quindi Gabrielone manda il nostro diciottenne diplomando a San Francisco, accompagnato all’improvviso da una sua compagna di scuola ciellina, omofobica, frigida e che potrebbe essere la figlia perduta di Giovanna Mezzogiorno (stando al numero di volte che sbrocca e urla durante il film: brevetto del nostro caro Gabrielone, le urla, le urla, quelle urla spropositate).

Il diplomando romano (che da questo momento in poi chiamerò: diplomando romano), e la sua amica ciellina frigida (che da questo momento in poi chiamerò: ciellina frigida), saranno accolti da chi? Indoviniamo un po’? DA UNA COPPIA GAY, anzi, stando alla nostra eroina ciellina frigida: da due froci pervertiti che vivono come se fossero sposati.

La sceneggiatura è imbarazzante. E’ un film nato vecchio, stantio. E’ un film con una narrativa obsoleta, superata dalla letteratura e persino dalle serie TV. Già questa stagione cinematografica ci aveva regalato l’antipatico “UN BACIO” di Ivan Cotroneo. Ma non è il caso di approfondire su due film brutti nello stesso spazio. Torniamo a “L’ESTATE ADDOSSO”. Chi avrà letto quel bel romanzo, un po’ kitsch, un po’ naif di André Aciman: “Chiamami con il tuo Nome” (Ed. Guanda), chiunque abbia visto anche tre puntate di Dawson’s Creek su Italia 1, chiunque abbia letto QUALSIASI romanzo di Peter Cameron, sa molto bene che la ricerca dell’identità sessuale avviene a cavallo tra il diploma e l’Università (o almeno così vogliono il cinema e la letteratura), sa bene che l’estate è il momento dell’anno in cui si cristallizza un ricordo, un’avventura, e più lontano di casa, meglio è.

La coppia di froci pervertiti finisce per solcare i preconcetti della ciellina frigida, che si ricrede al punto di accettarli e addirittura sviluppare una improbabile cotta per uno dei due membri della coppia. La ciellina frigida però urla tanto durante il film, e non sappiamo bene quale sia il motivo. E’ permanentemente arrabbiata con il diplomando romano, e questo rapporto amore – odio va avanti finché non arriva Jovanotti nei titoli di coda. Il film è pessimo. Mi ha fatto rimpiangere “Crossroads – Le Strade della Vita” con Britney Spears, mi ha fatto rimpiangere “Glitter” con Mariah Carey, e chiedo formalmente a Gabriele Muccino di stare lontano dalla comunità LGBTQ, perché non deve permettersi MAI PIU’ di concepire un film dozzinale come lo è “L’ESTATE ADDOSSO”, su una minoranza che lotta ancora, a livello mondiale, per avere la metà dei diritti dei quali gode il nostro caro regista. Questo film non dovrebbe essere proiettato nelle scuole, ma inevitabilmente verrà proiettato nei cinema.

Summertime (2016)
Summertime poster Rating: 6.2/10 (1,788 votes)
Director: Gabriele Muccino
Writer: Gabriele Muccino, Dale Nall
Stars: Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Frey
Runtime: 103 min
Rated: N/A
Genre: Drama
Released: 15 Sep 2016
Plot: A gay couple living in San Francisco takes in two strangers traveling from Italy to start a new life in America, discovering each other and forming the most unlikely of relationships along the way.
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