La pagina bianca dove poter ricominciare a scrivere
La copertina e i primi piani di una ragazza nervosetta e del belloccio di turno in un qualunque bar di New York hanno provato a camuffare l’essenza elegante della pellicola in banalità da filmetti per adolescenti alle prime armi con l’innamoramento. Fortunatamente la pazienza di chi ha smesso da un po’ di credere alle favole non viene messa a dura prova perché in un attimo un gusto liquoroso, che ha a che fare con la magia e l’incanto, risveglia il brivido caldo in grado di destare anche le membra più assopite. E’ quella stessa scossa che spaventa un bambino che si alimenta di vita e galvanizza i non più giovani alle prese con la quotidianità.
Con il brano The Story, la voce pastosa di Norah Jones introduce in punta di piedi il viaggio malinconico di Elizabeth alla ricerca della propria essenza. Un vagabondare scaturito dalla rottura, dall’odio e dal dolore, tutti e tre motori capaci di generare vera rivoluzione e creazione. Lungo il suo percorso la giovane protagonista si nutre delle passioni e degli sguardi delle persone che incontra lasciando che si mescolino a sé, proprio come in un acquerello, languidamente, creando nebulosità e rendendo vaghi i contorni del passato. Non vorrei far rigirare nella tomba Terzani o Osho, né dilungarmi in astrattismi che farebbero assopire qualsiasi Velociraptor® ma spero sia assodato che per arrivare alla vacuità sia necessario spogliarsi dell’involucro che i vissuti hanno sovrapposto ad essa. Ecco allora la pagina bianca dove poter ricominciare a scrivere.
Una corrispondenza privata sarà la sacca embrionale di un nuovo amore, un nuovo intreccio di vite. Racconta il ritorno alle origini e sancisce l’inizio di una nuova storia che sovrascrive le cicatrici lasciate dalle ferite passate. Non il solito scambio su lettera ma su cartoline, uno strumento affascinante e ben più efficace nel comunicare l’attesa di un ritorno e/o di una nuova partenza.
Ogni scena è impregnata di intimità, quella stessa intimità protagonista di un bacio delicato dove si condividono sapori ed emozioni, cullata da una colonna sonora polverosa e da un’atmosfera onirica fatta di riflessi e ombre che accompagnano tutto il film trasformando quell’unione romantica in desiderio e attrazione.
Non lasciatevi ingannare dall’uso eccessivo e banale di frasi-fatte del copione perché ancora una volta Wong Kar-wai trasforma i lunghi silenzi in comunicazione poetica. L’arte del non detto, seducente e passionale, ha la meglio su dialoghi poco originali.
Ma per i fanatici di Harmony e “Pensieri per ogni occasione” vi lascio tutte le perle di saggezza utili per ogni evenienza:
- “Forse sto solo cercando una ragione”
- “Quando vai via da un posto rimangono solo i ricordi che hai lasciato nella vita degli altri“
- “Come si può dire addio a una persona senza la quale non puoi neanche immaginare di vivere?Non gli ho detto nulla. Sono solo andata via“
- “Mi meraviglio di quante cose sono successe sotto i miei occhi e mi sono sfuggite“
- “Ho sempre sentito che potevo raccontarti tutto“
- “Non è difficile. Forse cerchi nei posti sbagliati o forse sei solo troppo sentimentale”
- “Delle volte anche se hai la chiave la porta non si apre comunque. E anche se la porta si apre la persona che stai cercando non è la dietro“
- “Purtroppo non si può sempre vincere“
- “Mi hanno insegnato a non fidarmi di nessuno, ma sono contenta di non aver imparato la lezione“
- “A volte gli altri sono per noi come uno specchio che ci definisce e ci dice come siamo fatti e ogni volta che rifletto capisco sempre di più che mi piaccio così come sono“
- “Questo posto è riservato?… riservato a lei” (per gli appassionati di onesto camerierato)
- “C’è qualcosa di diverso in te.. o forse sono cambiato io“
- “Stavo per aprire la porta ma sapevo che se l’avessi fatto sarei stata sempre la solita, e non volevo più essere quella persona“
Divertitevi pure nella scelta del podio fra queste ma lasciate aperti tutti i pori sensoriali e vi garantisco che al termine della visione vi troverete ammaliati dalla calma riflessiva, dai colori saturi, da una sonorità di altri tempi e forse avrete anche l’urgenza di mangiare una goduriosa torta di mirtilli con il gelato. Enjoy it!