Angolo del tanaka
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#Venezia75 – L’orecchio lungo del Tanaka: Suspiria di Luca Guadagnino (Prologo)

di il 06/09/2018
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IL MIO VOTO


 

Duke of Wellington – Gay Pub – London -1997

Luca Guadagnino: Avevi ragione, Swing. Ce l’hai proprio grosso
Tilda Swinton (sorridendo): E nonostante ciò, non ho fatto alcuna fatica, Luca…
Luca Guadagnino: Che ci posso fare… A me piacciono così. Non ti avevo mai visto qui. È la prima volta che vieni?
Tilda Swinton: No ma non vengo spessissimo.
Luca Guadagnino: Sei molto bello…
(Si baciano)
Luca Guadagnino: Ma… Questi baffi sono finti. Come mai? Fammi vedere come stai, senza. Ma io ti conosco… Tu sei… Ma sì, sei l’attrice, sei… Tilda Swinton! E sei, sei… un UOMO?!
Tilda Swinton: Taci, stupido, mi vuoi rovinare? Vieni, andiamo fuori.

Villa Swinton – Nairn, Scozia – Qualche settimana dopo…
 

Luca Guadagnino: Allora? Ti è piaciuto il mio corto?
Tilda Swinton: Qui”, dici? Sinceramente non sono riuscito ad arrivarci in fondo. Dura 15 minuti ma dopo il terzo di quella specie di Fashion TV, mi addormento. Ci ho provato un paio di volte ma niente da fare. Troppo noioso. Fai un piacere al mondo: cambia mestiere.
Luca Guadagnino: Non ci penso proprio. Ascolta, questa è la sceneggiatura di “The protagonist”. Adesso te la studi, mi introduci nel giro, mi finanzi e ne facciamo un film.
Tilda Swinton: Un film? Con te?! Non ti prenderebbero neanche come seconda troupe ai matrimoni.
Luca Guadagnino: Senti, bello, o accetti queste condizioni o io rivelo al mondo il tuo segreto.
Tilda Swinton: No, ti prego, mio marito ne morirebbe. Lui crede che io sia una vera donna. Farò tutto ciò che vuoi…

Hotel Excelsior, Lido di Venezia, 12 settembre 2015
 

Luca Guadagnino: Tilda, mi stai deludendo. Tu non ti impegni abbastanza. Hai visto che ci hanno fischiato?
Tilda Swinton: No, Luca, hanno fischiato te. Perché non ti arrendi e mi liberi da questo calvario? Se il problema sono i soldi…
Luca Guadagnino: Ancora?! Io voglio vincere l’Oscar o, al limite, Cannes o Venezia.
Tilda Swinton: Beh, se vuoi vincere l’Oscar è facile: fai un film sull’Olocausto.
Luca Guadagnino: No, dai, un altro?! E poi c’è da riprendere delle masse e io non sono capace.
Tilda Swinton: Mhmm… Allora ho un’altra idea: conosci il libro “Chiamami col mio nome” di André Aciman?
Luca Guadagnino: E chi non lo conosce? È un mito nella comunità gay. C’è quel pistolotto finale che ci fa tanto commuovere…
Tilda Swinton: Peter Spears, che è un mio amico, ha comprato i diritti anni fa e pensava di farne un film con Muccino regista. Mi deve un favore, se insisto lo dà a te. Con quel soggetto non puoi sbagliare: c’è l’estate italiana, la scoperta della sessualità, dell’omosessualità, la famiglia ebraica tanto progressista e cosmopolita. Anche se lo fai girare a tuo nipote di cinque anni, in zona Oscar ci arriva. Ti prego soltanto, per una volta, di lasciarmi fuori. Mi stai rovinando la carriera.
Luca Guadagnino: Mhmm… Ok, ti lascio fuori ma, per essere sicuri di portare a casa qualcosa, facciamo anche un altro film per Venezia. E lì ti ci voglio.
Tilda Swinton: Dio mio… Ma perché… E cosa vorresti fare?
Luca Guadagnino: Voglio rifare Suspiria! Abbiamo tutte le chance per vincere. Ascolta: è il remake di un film di Dario Argento, il regista italiano più noto a livello internazionale che anche i mangiatori di Pagpag a Manila conoscono. Il presidente della giuria sarà quel bamboccione nerd di Guillermo del Toro, che ama i film di genere. Il film sarà una produzione tutta americana e, come sai, la Mostra del Cinema ha un’amicizia “speciale” con Hollywood. Se mi assicuri che con “Chiamami col mio nome” finiamo in zona Oscar, Venezia sicuramente vorrà cavalcare la conseguente onda della mia popolarità.
Tilda Swinton: Ma Luca, Suspiria era l’opera di un regista disturbato e visionario. Tu hai la genialità di una patata bollita…
Luca Guadagnino: Lo posso anche ammettere ma ormai conosco bene come girano le cose, in questo mestiere. Quando cominci a far girare dei soldi, coi tuoi film, i produttori mettono in moto la macchina del consenso. Una volta in moto non la fermi più. Puoi girare le schifezze più immonde che la gente lo chiamerà stile.
Tilda Swinton (sconsolata): Credo tu abbia ragione. Come regista sei negato ma non sei certo uno stupido.
Luca Guadagnino (sadicamente): E visto che vuoi saltare un film, nel prossimo ti farò fare due parti. Una anche da uomo.
Tilda Swinton Ma porc…

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