Woman in Gold di S. Curtis
Per una qualche ignota sciagura, all’inizio del mese di maggio 2015 mi sono ritrovato in sala a guardare quello che certa stampa encomiastica aveva approvato come il ritratto intimo della battaglia di Maria Altmann per ottenere la restituzione di cinque Klimt appartenenti alla sua famiglia trafugati dai nazisti, presentato nella cornice “approvazionista” della Berlinale. La […]
Berlinale 65 – Il diario delle pecorelle (Das Tagebuch der kleinen Schafe) – Quarta parte: i film in concorso e fuori
Eccoci arrivati alla conclusione del diario berlinese delle pecorelle che, ormai ben instradate grazie alle rigide paratie dei regolamenti e alle brutte esperienze dei giorni passati, si avviano sicure verso la visione di alcuni film in concorso, con in più un fuori programma non ricercato ma subito a causa dell’ennesima eccezione della contorta organizzazione. Il fuori programma […]
Berlinale 65 – Body (Cialo) di Malgorzata Szumowska
Frequentando con una certa assiduità diversi festival cinematografici, ci si accorge di una deriva, iniziata da tempo, riguardante l’incapacità di trovare storie interessanti e, soprattutto, di saperle raccontare e portare a termine. Di questa mancanza si è arrivati a farne un genere: una sorta di cronachismo nel quale il regista sembra nascondersi dietro un vetro, […]
Berlinale 65 – Il diario delle pecorelle (Das Tagebuch der kleinen Schafe) – Terza parte: le sezioni minori
K di Emyr ap Richard e Darhad Erdenibulag, è la versione mongola de Il castello di Kafka. Coproduzione anglo-cinese, ci ha pure messo due spicci Jia Zhangke, il film è come ci si poteva aspettare: una merda. L’ambientazione esotica è quasi invisibile, nonché inutile. Piani e contropiani verbosissimi e insistiti si susseguono raccontandoci la storia che tutti, più […]
Ombre russe – Pod Electricheskimi Oblakami (Under Electric Clouds), Aleksey German Jr.
Sta scritto nel rapporto epistolare tra Anton Cechov e un suo caro amico che il medico, drammaturgo e poeta russo non comprendeva perché il pubblico dei suoi lavori si commuovesse in modo così profondo e plateale. Cechov cercava di spiegarsene il motivo incolpando di questa partecipazione emotiva le interpretazioni che Stanislavskij (quello del “Metodo Stanislavskij”, […]
Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) di S. Taylor-Johnson
A San Valentino, nel 2015, neppure il più Gran Rincoglionito® sulla Terra porterebbe più a cena la propria Morosetta Del Cazzo© o le farebbe un regalo ad hoc, almeno non senza vergognarsene: la sessualità anni ottanta, fortunatamente, è finita. Il fatto stesso di ricordarsi che questa festa esista è, secondo note pubblicazioni meta-analitiche (di cui […]