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#EFF2024 – I film vincitori dell’Edera Film Festival 2024

di il 21/07/2024
 

L’Edera Film Festival 2024, organizzato dall’Associazione Culturale Orizzonti sotto la direzione artistica della regista Gloria Aura Bortolini, dello storico del cinema Giuseppe Borrone e di Giuliana Fantoni, direttrice della programmazione del Cinema Edera, si è concluso sabato 20 luglio, dopo quattro giorni di immersione nel cinema indipendente prodotto da giovani registi under 35.

Le Giurie Tecniche hanno decretato i film vincitori e le menzioni speciali per ciascuna delle categorie in concorso:

> SEZIONE LUNGOMETRAGGI

  • Premio per il Miglior Lungometraggio assegnato dalla giuria composta da Vittorio Dalle Ore, Loredana Rigato e Marco Savini a IO E IL SECCO di Gianluca Santoni: Per la potenza della narrazione e per la grande capacità degli attori di farci entrare nei meccanismi subdoli della violenza. Meravigliosamente diretto, con un perfetto equilibrio delle diverse storie che mescolano tra loro riscatto, tenerezza e tenacia.
  • Menzione Speciale a CHERRY JUICE di Mersiha Husagic: Film intenso, con un messaggio importante. La storia, costruita con un ottimo cast di attori e rafforzata da una fotografia notevole, calibra perfettamente le riprese con animazioni e immagini di repertorio per far riecheggiare nel presente il trauma dell’assedio di Sarajevo. E da qui far partire la rinascita.

> SEZIONE DOCUMENTARI

  • Premio per il Miglior Documentario assegnato dai giurati Maria Di Razza, Saskia Terzani e Marco Zuin a MOTHER MARE di Elisa Chiari: Il documentario di Elisa Chiari vince il premio per il miglior documentario per il modo in cui abilmente il cortometraggio riesce, attraverso riprese statiche e inquadrature volutamente geometriche, a trasmettere il senso, in questa isola sperduta dei Baltici, della lentezza del tempo, il senso dell’attesa. Col montaggio che intercala immagini in bianco e nero di altri tempi e immagini – fisse appunto – di quadri della vita dell’isola, viene rafforzato il legame col passato e sottolineata l’immutabilità del tempo e delle tradizioni. L’uso della misteriosa ripresa ribaltata che apre e chiude il documentario ci suggerisce infatti che il passato è lo specchio del futuro e viceversa.
  • Menzione Speciale a TERRA NOVA, IL PAESE DELLE OMBRE LUNGHE di Lorenzo Pallotta: La menzione speciale per il documentario è assegnata a “Terra Nova, il paese delle ombre lunghe” di Lorenzo Pallotta per il coraggio nel creare un legame atemporale tra passato e presente, fondendo con rigore materiali d’archivio e riprese attuali. Le musiche di Chiara Lee e Freddie Murphy trasformano l’incedere della nave rompighiaccio in un viaggio astrale verso l’ignoto, esaltando il senso di meraviglia e la ricerca dell’uomo nell’affrontare la natura inesplorata. Un’opera che colpisce per la sua profondità e originalità.

> SEZIONE CORTOMETRAGGI

  • Premio per il Miglior Cortometraggio assegnato dai giurati Ettore Canniello, Maria Roberta Novielli e Andrea Simonella a AN IRISH GOODBYE di Tom Berkeley e Ross White: Una delicata commedia con i toni del noir che si stemperano in un finale gioioso. La ricongiunzione tra due fratelli che si ritrovano e che ritrovano il motivo per ritornare l’uno e per restare, l’altro, insieme nel mondo dove sono nati… Quale motivazione migliore se non cercare di realizzare i desideri rimasti inespressi, nascosti nel cuore della madre che non c’è più? Una perfetta combinazione di humor e tristezza, leggerezza e profondità; una perfetta caratterizzazione dei personaggi principali e del comprimario i cui “interventi” sono molto ben collocati. Ritmo e sceneggiatura perfetti. Molto suggestiva la fotografia che esalta il paesaggio rurale. Godibile ma quantomai profondo.
  • Menzione Speciale a ASTERIÓN di Francesco Montagner: Nella sua astrazione, il corto esplora in modo molto efficace e senza cadute voyeuristiche il confine tra la vita e la morte, mostrando come siano intimamente connesse. Allo stesso tempo, è in grado di rendere con forza la fragilità carnale dell’uomo e dell’animale, grazie a un uso poetico dei dettagli colti da entrambi, a una fotografia analogica sgranata e impura, e soprattutto all’assenza di suoni e rumori, che diversamente avrebbero distratto dalla forza di questa visione.

> SEZIONE FOCUS NORDEST

  • Premio per la sezione Focus Nordest assegnato dai giurati Sara D’Ascenzo, Giuseppe Ghigi e Elena Grassi a MELA BACATA di Andrea Bernardi: Premiato all’unanimità dalla giuria di Focus Nordest, “Mela bacata” rappresenta con ironia, immediatezza e leggerezza, l’universo adolescenziale nelle sue fragilità. Dà rivelazione per immagini, parole e musica, di ciò che i ragazzi pensano e provano, disvelando un’intimità profonda alla ricerca, se non della felicità, di un equilibrio, continuamente messo in discussione dalle difficoltà di un’esistenza in evoluzione, affacciata sul mondo. La narrazione si avvale di immagini di repertorio, inserti grafici, riprese live, per narrare con un’espressiva voce fuori campo dinamiche personali ma al contempo universali in cui tutti possono riconoscersi nel loro percorso di crescita, dalla scuola alle relazioni sociali. Un racconto di formazione per dirci che in fondo, in ogni tempo e luogo, da giovani si passa sempre per la sensazione di essere una “mela bacata”.
  • Menzione Speciale a QUELLO CHE GLI ALBERI PENSANO (MA NON DICONO) di Francesco Ferrari e Giulia Guariento: La menzione speciale della giuria Focus Nordest va all’unanimità al cortometraggio “Quello che gli alberi pensano (ma non dicono)”, che tratta in maniera originale ed efficace il tema dell’urbanizzazione selvaggia a discapito delle aree verdi cittadine. Con l’espediente di un personaggio surreale viene raccontato il caso “San Bonifacio”, attraverso dati, delibere, ma anche testimonianze di cittadini, cucite con sarcasmo, lontano dai rischi didascalici che solitamente minacciano operazioni come questa. Momenti felicemente surreali e drammaticamente reali si alternano per dare voce al pensiero degli alberi, troppo spesso dimenticati, perché troppo spesso dati per scontati.

Accanto ai Premi delle Giurie Tecniche, tre Premi Speciali, frutto della collaborazione con importanti realtà del panorama culturale, sociale ed imprenditoriale del territorio, caratterizzano questa edizione del festival:

  • Premio Astoria “Celebrating Life” al miglior film sul tema dell’inclusione, della tolleranza e della multiculturalità a REEM AL SHAMMARY – THE BEDOUIN BOXEUR di Mattia Ramberti: per il suo potente e incisivo ritratto della pugile beduina Reem Al Shammary. Questo cortometraggio non è solo una storia di sport e determinazione, ma anche un veicolo di sensibilizzazione sulla disparità di genere in Giordania. Un film che trasmette sicuramente un messaggio di forza, resilienza e speranza, mostrando come la passione e il coraggio possano rompere le barriere culturali e sociali. Per noi di Astoria Vini, la multietnicità e l’uguaglianza di genere sono valori fondamentali. Le numerose iniziative che abbiamo promosso finora testimoniano il nostro impegno a favore della sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione. Crediamo fermamente nell’importanza della cultura di genere e dell’integrazione, e “Reem Al Shammary – The Bedouin Boxer” incarna questi principi.
  • Premio Fondazione Benetton Studi Ricerche “Paesaggi che cambiano” a CLAPS E PERAULIS di Stefano Giacomuzzi: Il documentario del giovane regista friulano risponde in modo originale e poetico agli obiettivi di questo riconoscimento con il quale si vuole premiare un’opera particolarmente significativa per il tema del paesaggio, nel suo continuo evolversi, e per lo sguardo sulla relazione delle persone e delle comunità con i propri luoghi di vita. L’incontro con la poetessa Rosanna Bertoja per un film commissionato rivela al regista, immediatamente, sorprendenti affinità e diventa occasione per una riflessione più ampia sulla vita, sulla bellezza delle relazioni – con i luoghi, con le persone, con la natura, con l’arte -, sullo scambio tra generazioni, sulla poesia intesa come adesione profonda al mondo che abitiamo e pratica costante che non sempre ha bisogno di parole, o meglio di peraulis, manifestandosi anche nell’infinita e meravigliosa varietà di forme dei claps, i sassi del greto del fiume.
  • Premio Rotary Club Treviso Terraglio al miglior cortometraggio a tema sociale a A VOCE NUDA di Mattia Lobosco: Al giovane regista Mattia Lobosco per il suo cortometraggio “A voce nuda”, nel quale racconta con grande sensibilità e delicatezza la storia drammatica di una giovane musicista diciassettenne vittima inconsapevole di un odioso crimine perpetrato ai suoi danni sul web. Il film, raccontando la drammatica storia di Camilla, mette in risalto i pericoli che si annidano nel web, così come nei social network e nelle nuove tecnologie informatiche, che ormai sono diventati un grave problema sociale, in particolare perché colpiscono gli adolescenti e in generale le persone più fragili. Oltre che per la storia e l’importante messaggio sociale, il film si fa apprezzare anche per la bravura degli interpreti e per la bella colonna sonora.

I vincitori dei Premi Speciali riceveranno dei premi in denaro vòlti a sostenere il loro percorso artistico. Fondazione Benetton Studi Ricerche offrirà, inoltre, al regista insignito del premio dedicato al tema del paesaggio l’opportunità di proiettare il proprio film all’interno della rassegna cinematografica “Paesaggi che cambiano” organizzata stagionalmente dalla Fondazione.

I Premi della Giuria Popolare vanno a:

  • CHERRY JUICE di Mersiha Husagic (Miglior Lungometraggio);
  • TAXIBOL di Tommaso Santambrogio (Miglior Documentario);
  • RASTI di Paolo Bonfadini e Davide Morando (Miglior Cortometraggio); GRAND HOTEL di Alberto De Grandis (Premio Focus Nordest).
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