Ciao a tutte, amiche casalinghe e sottoproletarie sfruttate, sono Soapina, la vostra pecorella del cuore.
Approfitto dell’assenza di Lubitschina, impegnata, in visione privata, a recuperare Heart Attack del regista thai impronunciabile e vi parlerò di quei film che mi hanno fatto tanto sognare.
Primo fra tutti: The Kodai Family di Hijikata Masato. Una bellissima favola in cui una giovane impiegata molto sognatrice, s’innamora, ricambiata, di un nobile manager che ha il potere di leggere nel pensiero. Lui è tanto bello che anche se fa il bello rimane bello e lei ha il cuore così puro che, nonostante la suocera intrigante, riuscirà a sconfiggere ogni ostacolo e a far trionfare l’Amore, alla fine. La prima parte è piena dei buffi sogni animati della deliziosa protagonista, un po’ sullo stile di Sogni proibiti con Danny Kaye, mi suggerisce Perfettina. Nella seconda il brio si allenta un po’ e ho potuto rispondere a qualche whatsapp ma secondo me vincerà un premio.
Poi mi è piaciuto tanto anche Mountain Cry di Larry Yang, altra bella storia d’amore tra due giovani che vivono in un villaggio sperduto tra montagne di sogno. Guardate che carucci che sono:
Lei è mal sposata con un becero delinquente. Quando il marito salta per aria a causa di un detonatore messo per cacciare tassi dal giovane più bello del villaggio, questi sarà condannato a mantenere la vedova, che ha pure una figlia, fino a quando non avrà accumulato abbastanza denaro per il risarcimento. E così, con la frequentazione, i due s’innamorano. Poi ci sono problemi e alla fine ci scappa una lacrimuccia. Dispettina dice che, paesaggi a parte, era una lagna. Ma lei che ne sa. Se vi capita, guardatelo. Potreste dimenticarvi persino di togliere dall’ammollo la biancheria.
Adesso, care amiche, mi aspetto da tutte un invito con the all’erba e i biscotti. Ieri era la giornata dei fillmacci brutti che fanno paura. Io ne ho approfittato per farmi la tinta al vello. A mezzanotte, però, mentre tutte le altre sorelline dormivano, io, incuriosita dalla trama, sono rimasta sveglia a guardarmi Keeper of Darkness di e con Nick Cheung.
Avevi letto la trama e avevo sentito puzza di Ghost, quello col compianto Patrick Swayze e Demi Moore. E… avevo ragione! Sotto l’apparenza di un film di fantasmi e botte (Nick Cheung ha fatto tanti film di botte), c’era una deliziosa storia d’amore, lunga una vita, tra una stupenda fantasmina e l’esorcista amico dei fantasmi che vedete nella foto. Lui è forse un po’ vecchiotto per lei e quei capellacci bianchi non lo aiutano, ma il loro rapporto quotidiano, invisibile al mondo, è una delle cose più tenere viste fin’ora. La storia col fantasma cattivo di contorno non disturba. Questo film lo potrete guardare anche coi vostri figli più grandicelli, Loro vedranno Ghostbuster e voi Romeo e Giulietta.
Non so se le mie sorelline mi daranno ancora spazio. Me se avete bisogno di consigli su film e attività domestiche scrivetemi pure qui.
Tanti bacini e belatini a tutte.