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The Duke of Burgundy di Peter Strickland

di il 30/11/2014
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AFORISMA
 

Io posso fare tutto con il mio linguaggio, ma non con il mio corpo. Ciò che riesco a nascondere con il mio linguaggio, il mio corpo lo dice. Qualunque cosa essa dica, dalla mia voce l'altro si accorgerà che ho qualcosa. Sono bugiardo (per preterizione), ma non so recitare. Il mio corpo è un bambino cocciuto, il mio linguaggio è un adulto molto evoluto...
Roland Barthes

 

Come se l’amore fosse per sempre solo trafitto da spilli… corpo secco di farfalle sotto vetro. Questo è The Duke of Burgundy. Il fasto dell’innamoramento, lo sfarzo del colore sempiterni soltanto imbalsamati nelle teche. Morti.

Peter Strickland osserva al microscopio il rapporto amoroso di due donne, una padrona e l’altra sottomessa, fatto di dinamiche sadomaso che ripetono le scene di dominazione fino a che il piacere evapora. Si riscrive il copione fino a farlo saltare, a corroderlo. Il gioco erotico reiterato infine si sgretola e non ha più libidine, né gioia. Diviene atto a ripetere. Cadavere che rifà le azioni di quando era vivo. Lo zombie di George Romero che va al supermercato a far la spesa.

Il regista è illuminato nel mettere in scena, variando il gioco delle parti a favore dello spettatore,  una storia particolare che dice di novelle Justine legate e chiuse nella cassapanca e di altre punizioni desadiane doc,  con sfondo di farfalle, grilli talpa e sedute entomologiche di sole donne (manichini compresi), ma se lo sguardo si alza è chiaro che quello che scorre dinanzi agli occhi è solo l’anatomia del rapporto amoroso di tutti i giorni, quello che si consuma nella quotidianità delle vite banali. Azioni che si ripetono fino a che il senso primigenio evapora.

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Alzando ancora un po’ lo sguardo c’è anche il gioco del rapporto cinema/spettatore: il copione che quando stona ti stacchi, il particolare che ti sgancia dal film, il giocattolo che mostra l’ingranaggio, la magia che svela il suo trucco. Ed è successo innumerevoli volte (21 su 26) nei miei cinque giorni di questo trentaduesimo Film Festival di Torino. Non qui. Qui dove al cinema che scorre sullo schermo ci si crede, qui dove l’amore è corrisposto.

Per finire, un plauso a Sidse Babett Knudsen l’attrice danese che interpreta Cynthia, l’amante, in apparenza dominante, che mostra la tutta la fragilità del rapporto di coppia.

Spero in una distribuzione lungimirante che porti questo film nelle nostre sale per goderne ancora e tutti.

The Duke of Burgundy (2014)
The Duke of Burgundy poster Rating: 6.5/10 (14,559 votes)
Director: Peter Strickland
Writer: Peter Strickland
Stars: Sidse Babett Knudsen, Monica Swinn, Chiara D'Anna
Runtime: 104 min
Rated: Not Rated
Genre: Drama, Romance
Released: 23 Jan 2015
Plot: A woman who studies butterflies and moths tests the limits of her relationship with her lesbian lover.
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