Venezia 71 – La morte come destino o scherzo – Near Death Experience di Benoît Delépine, Gustave Kerven
Houellebecq
l'inutile merdosità della natura
l'incipit
il ritmo ipnotico
Per l'occidentale contemporaneo, anche quando gode di buona salute, il pensiero della morte costituisce una sorta di rumore di fondo che si insinua nel cervello man mano che progetti e desideri vanno sfumando. […] In altri tempi, il rumore di fondo era costituito dall'attesa del regno del Signore; oggi è costituito dall'attesa della morte.
[M. Arienti-Houellebecq, Le Particelle Elementari]
Nella (mediocre, in media) selezione della Mostra veneziana di questo 2014, non sono mancati casi di storie e film ritagliati addosso al loro personaggio principale – il vecchio coglione di The Humbling, con la faccia di Pacino, il gobbo marchigiano poeta pessimista, come il Leopardi per liceali confezionato da Martone, tanto per citarne un paio – e Near Death Experience fa parte di questo gruppo. A differenza di altri esemplari del gruppo di cui sopra, fatto di storie e storielle di icone prima che di persone, però, questo film ha qualcosa, qualcuno, da comunicare.
Lo schema basilare è semplice negli ingredienti e piano nello svolgimento: si prende un duo di registi per scelta ai margini del mondo del cinema, due che paiono preferire godersi il tempo libero nel bucolico rurale della campagna francese piuttosto che dietro la macchina da presa, o – peggio che andar di notte – a inseguire col cappello in mano e la lingua felpata un qualche produttore bizzoso, li si mette insieme a uno scrittore, sceneggiatore e poi pure protagonista a video, che con il duo registico condivide una certa eterodossia di pensiero – tanto che in più d’uno si è chiesto se costui “ci è oppure ci fa” – e vedi che succede quando quello scrittore, a suo modo eccentrico nella sua volgarità, passa del tempo davanti alla camera, tutto solo e in compagnia del solo lussureggiante paesaggio del massiccio francese, con indosso un tutino da ciclista rosso sgargiante di quelli capaci di rendere ridicolo in due secondi anche un tipo cool stile Brad Pitt.
Near Death Experience (2014) | |
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Rating: 5.9/10 (372 votes) Director: Benoît Delépine, Gustave Kervern Writer: Benoît Delépine, Gustave Kervern Stars: Michel Houellebecq, Marius Bertram, Benoît Delépine Runtime: 87 min Rated: N/A Genre: Comedy, Drama Released: 10 Sep 2014 |
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Plot: Follows a man wandering in the wilderness. |
Qui il duo di registi strambi è quello formato da Delépine e Kerven, le menti e le braccia dietro a film notevoli come Louise Michel e Mammuth, e il protagonista ovvero scrittore ovvero deus ex machina dell’operazione è un tipetto come Michel Houellebecq, e se non sei uno di quegli spettatori distratti che si sorbiscono a sorpresa film invedibili magari anche solo attirati dal trailer o dalla locandina, beh… allora dovresti almeno farti visitare dal sospetto che un possibile, forse probabile, scintilla di genio abiti dentro a Near Death Experience. Così, se appartieni a questa seconda categoria di cinefilo e possibile cricchettaro, quel che devi fare è semplicemente guardarti il film, Near Death Experience, che già dal titolo lo capisci che è un film sulla morte e quindi una cosa che bene o male ci interessa tutti, anche se non ti dico niente di più di quello che hai letto, che invero non è molto (ma abbastanza). L’unico avvertimento è di armarti di pazienza, per meglio superare lo scoglio dovuto alla scarsa qualità audio-video nonché alla basso livello di dinamismo del protagonista, in vista di godere di quello che è il cuore pulsante della storia: i suoi dialoghi (monologhi) fulminanti e le scene deliziosamente freak che ogni tanto riempiono il tappeto verbale di ciò che chiameremo per convenienza Houellebecq vs. il mondo.
Buona visione dunque.