Nati dalla mente dell’architetto Andrea Mambriani, già tra i responsabili degli scempi di piazza Ghiaia a Parma, questa nuova serie di scavi, iniziati nei primi mesi del 2011, sono giunti alla fase finale in cui le enormi buche, create nei primi giorni dei lavori, sono state ormai soppiantate da edifici di acciaio e cemento nella classica formula adottata da quasi tutta la moderna architettura.
Protagonista degli scavi, il sempre solido e professionale team della Komatsu, secondo solo al pluripremiato Caterpillar, in cui spicca l’irruente cingolato PC1250/SP-8, in un ruolo non di primo piano ma essenziale per dare alla buca la giusta profondità.
La storia inizia con la demolizione di un salumificio preesistente, cui segue una minuziosa separazione dei materiali e il conseguente via vai dei camion. Dopo un inizio così distruttivo è logico aspettarsi una certa stasi operativa. E invece, spiazzando ogni previsione, ancor prima che l’ultimo camion abbia terminato il suo lavoro, le grandi ruspe entrano in azione creando una delle voragini più inquietanti viste in tempi recenti.
I lavori proseguono poi secondo schemi abbastanza usuali. Non mancano comunque i colpi di scena come l’abbattimento di muri adiacenti a uffici abitati o il piccolo cedimento della struttura di raccordo tra vecchio e nuovo edificio.
Insomma, nel complesso una delle opere più interessanti degli ultimi anni e, sicuramente, una delle più ricche e articolate, sia per la diversità dei macchinari utilizzati, sia per una certa dose d’improvvisazione che sembra caratterizzare le ultime fasi dell’impresa. Non perdetevi questi scavi che potrete trovare, ancora per poco, a Collecchio in provincia di Parma sulla provinciale che conduce a Fornovo.
Buona visione.