Finisce il film ed il cervello rutta un’idea: scariche elettriche sinaptiche, mica pensieri, probabilmente utili solo alla manutenzione fisiologica dei neuroni. Capita a tutti e non se ne può fare a meno.
Tolte le recensioni approfondite e tolti tutti gli speciali dai festival, rimangono da riassumere i giudizi rapidi dei film con ancora l’odore dei popcorn® addosso:
- Tropa de Elite di José Padilha: Sterminarne Mille per Educarne Uno
- The Guest di A. Wingard: Ex milite incontra la famiglia del Mulino Bianco ed è subito amore. Poi, lo scompiglio. La faccia di Dan Stevens vale mezzo film
- Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes) di Matt Reeves: Quando un film noioso e inesistente genera suo malgrado riflessioni che lo eccedono. Dedicato a fanatici del CGI, teologi pensosi e problematici lettori adolescenti di Dostoevskij. Anche coincidenti e combinati tra loro.
- Captain America: The Winter Soldier di da Anthony e Joe Russo: Come reinventare un personaggio ormai fuori tempo massimo in un mondo fatto di persone solo in larga maggioranza scimmie
- Cold in July di Jim Mickle. Qualcosa di meraviglioso
- We Are What We Are di Jim Mickle: Tra Dogtooth e Miss Violence. Da vedere!
- Following l’esoridio di C. Nolan. Un saggio psicologico acuto che si spegne in un giallo frettoloso.
- Life after Beth di J. Baena: Amore Zombie che può divertire abbastanza da non far incazzare se lo si consiglia
- Freaks di T. Browning: Stupendo classico che non fa più male. Vendetta, avidità e coesione tra fenomeni da baraccone
- I Guardiani della Galassia di James Gunn: Io sono Starlord e mi piace il funk
- Interstellar di Christopher Nolan: Amore e buchi neri. Come sempre?
- Frank di L. Abrahamson. Vorrebbe essere un gran film fingendo d’essere piccolo. Meritano le canzoni. Ginger crouton e Tuft, su tutte
- The babadook di J. Kent: Non è certo quella novità nell’horror di cui si legge, anzi non è un horror. Noioso a tratti
- Dying of the light di P.Schrader: Brutto senza B. Produce Refn, senza spicci suoi, tradito dal comune passato amore
- I Vichinghi di Claudio Fah. I cattivi sono più forti dei buoni. I buoni vincono per culo. Attuale.
- Oltre il guado di Lorenzo Bianchini: Il Cinema italiano che alza la testa. Anche se la trama è povera e l’attenzione vacilla: più film così!
- Lucy, L. Besson: Dei musi gialli inventano Dio®. Ed essere dei significa vedere la preistoria. Stupido. Intrattiene
- Un milione di modi per morire nel West di S. MacFarlane: di questo figlio di Papà Griffin si salva solo il cattivo gusto
- Dragon Trainer 1 e 2 di Dean DeBlois: Gioia fatta cartone. Avventura, emozione e troppi sentimenti. Una via di fuga pastello
- Housebound di G. Johnstone: Capolavoro horror capace di tenere in equilibrio umorismo, logica e tensione
- Teenage Mutant Ninja Turtles di Jonathan Liebesman: Superficiale, ignorante,ingenuo, infantile. Sempliciotto. Tempo perso
- Dawn of the Planet of the Apes di Matt Reeves: Orrendamente biblico e scontato. Film con scimmie fatto per cervelli da scimmia
- Twilight – New Moon di Chris Weitz: Proposto su Italia1 con 40′ di spot. Ottima regia, messaggi INCISIVI e gran ritmo ritmo, intendo degli spot, ovviamente
- L’amore bugiardo – Gone Girl di David Fincher: Il responso di Malgrado: “la recitazione di Affelck è l’ultimo dei suoi problemi”
- Bron/Broen (la serie): Non il rombo di un motore ma la miglior serie scandinava dai tempi di Forbrydelsen (The Killing)
- Bron/Broen II (la serie): Saga e la sua cicatrice (vera) galeotta. Trama improbabile ma tiene. Peccato reclami la terza serie.
- Forrest gump di Robert Zemeckis: Tiepido e purificante enteroclisma che a nessuno verrebbe voglia di ripetere